La dipendenza da anfetamine è una condizione patologica caratterizzata dall’uso compulsivo di farmaci stimolanti.
Queste sostanze sono utilizzate per trattare disturbi come il disturbo da deficit di attenzione/iperattività e la narcolessia. Le anfetamine vengono spesso utilizzate per migliorare le prestazioni fisiche e cognitive. La dipendenza da anfetamine può portare a conseguenze negative sulla salute fisica e mentale, come la perdita di peso, l’insonnia, la depressione e l’ansia.
Meglio conosciuta come «speed», è spacciata in polvere o cristalli, più raramente sotto forma di compresse. Solitamente è tagliata con la caffeina.
L’anfetamina sollecita il sistema nervoso centrale e induce il rilascio di stimolanti endogeni (noradrenalina, adrenalina e dopamina), causando accelerazione della frequenza cardiaca, aumento della pressione sanguigna e della temperatura corporea, diminuzione della fame e della sensibilità al dolore diminuiscono.
Gli effetti collaterali sono diversi da un individuo all’altro e dipendono da molti fattori quali la costituzione fisica, il dosaggio, la purezza e anche la situazione nella quale ne è fatto uso. L’anfetamina può provocare una sensazione di maggior forza ed euforia, ma anche irrequietezza, paranoia e depressione, con disagi fisici quali tachicardia e contrazioni muscolari. A dosi elevate l’assunzione di anfetamine può provocare deliri ed essere allucinogena. I pericoli acuti che possono presentarsi sono collasso cardiocircolatorio, ictus, insufficienza organica multipla e perdita di coscienza prolungata.
Le persone che fanno uso di anfetamina, soprattutto in combinazione con l’alcol, diventano più aggressive. Questa interazione, inoltre, aumenta il rischio di un’intossicazione da alcol.
Poiché l’organismo sviluppa un’assuefazione alla sostanza, il consumo abituale obbliga ad aumentare le dosi per ottenere lo stesso effetto portando chi assume anfetamine ad una vera e propria dipendenza da anfetamine. L’assunzione regolare su un lungo periodo debilita l’organismo e può provocare danni al cuore e ad altri organi interni. Tra le alterazioni visibili vi sono infiammazioni cutanee e problemi dentali, lesioni nasali e disturbi allo stomaco. Tra i problemi psichici si osservano la depressione, la paranoia e la psicosi. Non vanno inoltre sottovalutate le ripercussioni che disturbi del sonno prolungati possono avere a livello psicofisico.
L’obiettivo della prevenzione è quello di evitare le conseguenze negative della dipendenza da anfetamine. La prevenzione anfetamine mira quindi ad evitare queste conseguenze attraverso l’implementazione di misure efficaci e coinvolgendo tutti i settori della società che possono influenzare l’insorgere di dipendenze. L’obiettivo principale è la lotta alle dipendenze da anfetamine.
Se state affrontando una dipendenza da sostanze o comportamento c’è un percorso di supporto che può aiutare a trovare la via d’uscita.
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Hanno partecipato: Silvia Venturi, Tognini Fausto Jacopo, Massaro Nicola, Venanzetti Dario, Barchiesi Marco, Brizi Alessio, Petrucci Massimo, Pieralberto Finali, Sara Paluzzi, Simone Ricci, Giacomo Gubbiotti, Francesco Patrizi, Elena Fantato, Barbara Cinaglia, Pieralberto Finali, Olivio Massarelli, Romina Stentella, Agnese Panetti, Giovanni Patrizi, Cristina Milli, Beatrice Baldassarri, Rocco Malafoglia, Simone Russo, Matteo Falocco, Carlo Falasca, Domiziani Jessica, Michelini Francesco, Lucci Cordisco Riccardo, Giornelli Francesca.
Si ringraziano per le location e per la diponibilità: Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo”-Terni, Opificio Terni nella persona di Daniele Canonico, Canottieri Piediluco (Tr), Caffè Bar Natalini.
